domenica 20 dicembre 2009

Ammenda e rumori.

Avete ragione. Che serve usare un titolo di un blog che è tutto un programma e poi su queste pagine rosa e fucsia, che l'Inghilterra ha messo al bando perchè stereotipo femminile dalle confezioni dei giocattoli, di sesso non si parla mai?
Avete ragione.
E' che si parla molto di sesso quando non si fa. Quando manca la materia prima.
Ma se la materia prima ti dorme accanto ogni notte, ti gira nuda per casa, si fa la doccia mentre ti lavi i denti, ti fa i balletti con la tua cannottiera e basta (a noi ci piace il burlesque!) allora il sesso è un fatto conclamato e non c'è molto da aggiungere. Spesso.
Però capita che una mattina nel silenzio della casa, mentre non metti la testa fuori dal piumone, che fa freddo e puoi stare a letto al computer, dico capita che senti nitido e chiaro il suono di donna orgasmica. Che proviene dalla casa di sopra.
Non è la prima volta. E non ci sarebbe niente di male se fosse nella norma.
Tempo fa  già ci eravamo ritrovati io e Ale ad ascoltare le sex-live-session di quelli di sopra ( non sappiamo chi e dove precisamente che la nostra casa fa ad angolo) e devo dire (senza  invidia, giuro!!), che la cosa ci ha sconvolto per durata e volume dei suoni. Ale, da ex-tredicenne ha chiosato:"E' un porno!".
Cioè sentire a mezzogiorno dal giardino che dà su via Portuense sospiri e gridolini a quel volume, forse non è di origine umana. O almeno non è in presa diretta.
Ma tant'è.
L'altro giorno la cosa mi ha sorpreso nuovamente. Gridolini e sospiri di donna (sempre solo la donna si sente!). Durata media.
Ma subito dopo parte ben più alto rumore di... TRAPANO?
Io alzo la testa dallo schermo del pc. Come se potessi vedere attraverso le assi del soffitto cosa accade di sopra. E ho fatto diversi ipotesi.

1) La mia vicina ha avuto un eccesso di voglia nel mentre il compagno stava mettendo una mensola, e siccome lui è uno preciso, appena finito di inserire il suo, ha messo anche l'ultimo stop nella parete.

2) Il mio vicino è molto solo e gli piace fare bricolage guardando film porno.

3) Il mio vicino è un serial killer e gli piace fare a pezzi con il trapano l'amante dopo averla fatta godere.

Quale secondo voi la più plausibile?


P.S.= Operazione vestito compiuta!

sabato 12 dicembre 2009

Family Ikea

I mariti lavorano e meno male. Allora io e L. officiante ufficiale-con la fascia del mio  prossimo matrimonio, ci diamo allo shopping arredamentizio, visto che ci sarà a fine gennaio un trasloco-domino. Lei va in una casa più grande con tutta la famiglia e io vado nella sua casa. Quindi c'è da organizzare e comprare mobili-cucina-elettrodomestici. E visto che io lavoro meno di un part-time e lei è in semi-maternità, ci tocca. La settimana scorsa ci siamo fatte un giro in un negozio di arredamenti a basso prezzo non svedese. Questa settimana ci è toccato il colosso svedese che prima di natale è come la spiaggia di torre lapillo a ferragosto. Quindi io, lei e il suo cicciobello (bimbo di quattro mesi che fa venire troppa voglia di maternità, perchè da maschio inside sta bene solo in braccio e sa già fare quella faccia dolce, che ti fa scordare calzini sporchi in giro per casa e anti-automatismo alla lavatrice) affrontiamo il nemico. Io avevo da vedere divano letto-letto matrimoniale-tavolo e sedie. Lei deve presentare progetto cucina. Pensavamo di metterci un po' ma... è stata un'odissea! Giustamente devi evitare ogni errore di misure. Ci sono voluti due turni di assistenti giallo-blù per fare le cose, speriamo, per bene. Tipo che siamo arrivate intorno a mezzogiorno e alle quattro ancora dovevamo mangiare. Seduta allo sgabello della postazione progettazione cucine L. ha allattato il cicciobello, che intanto io mi ero spupazzato in giro sui materassi che volevo provare per comodità e altezze (non ho l'età per futon!) e tra i tavoli e sulle sedie. Alla fine si è addormentato tra i giochi del reparto bimbi. Noi affamatissime ci siamo prese le polpette di renna (no! non sono di renna e non voglio sapere di cosa sono, ma ce le siamo divorate in due minuti) e due porzioni di dolce, di cui una metà si è spalmato sul bicchiere di vetro. L. ha avuto un momento di formalità e ha pensato che l'acqua non si beve dalla bottiglietta.  Naturalmente l'ho leccato da lì!
Volevamo dare un'occhiata per qualche regalo di natale ma il bonus-ikea 2009 si è esaurito e siamo scappate. Cioè due bancomat, una carta di credito e un po' di contanti per pagare cucina (gli svedesi non vogliono acconti), tre pacchi di patatine, un cuscino per il mio ammore, due regalini per la nipotina e via!!!
Sfatte siamo tornate a casa nel delirio del traffico del venerdì pomeriggio.
Ma a casa mia mancava ancora l'albero di natale. Via dai pakistani a spendere 10 euri per alberello (quello rapito dagli alieni costava 7 ma era molto più basso!) e mangiando le patatine svedesi l'ho decorato. In mancanza del caminetto mi incanto davanti alle lucine.
Il bonus Ikea 2009 quindi è esaurito, e dopo le feste esaurirò il bonus 2010.
Penso che Ale sceglierà per procura tramite internet anche le fedi.
E io e L. come famiglia funzioniamo benissimo... per quella storia di avere figli tra due donne! O anche tra due uomini. Perchè no?

giovedì 10 dicembre 2009

Ragazzini

Quattro terze medie sul tram.
Due ragazzi e due ragazze.
Con la frangia i maschietti, con il cerchietto le ragazzine. Semplici, divertenti, trendy al punto giusto. Devo dire carini per l'età triste per la maggiorparte degli adolescenti. Ed è troppo divertente ascoltarli...

"Quanto mi piace Chicco!"
"Secondo me non è tanto carino invece."
"Un ragazzo non può giudicare un altro ragazzo!"
"Perchè? Tu non giudichi una ragazza se è bella o brutta?"
"Si però è diverso. Cioè quello che piace ad una ragazza non piace ad un ragazzo, non è la stessa cosa".
"Secondo me tutti possono giudicare tutti!" (saggio frangia moro!).

La ragazza riccia tenta di cantare una canzone di High School Musical ma non ricorda tutte le parole.
Poi attaccano a parlare di lei che fa atletica.
"Ma che si fa ad atletica?"
"Varie cose: corsa, salti, lanci..."
" E perchè si chiama leggera?"
"..." (...)
" Ma fai le ruote?"
" No quella è... come si chiama artistica"
"Allora non puoi fare la Dj, come la pubblicità!"
" Non è la Dj, è un'altra cosa che finisce in J, ma è un'altra cosa. A che serve sapere fare la ruota se devi mettere musica alla radio?" (logica vuole!).
"Si dice Vj!"
"E cos'è Vj?"
"E' come TRL (programma MTV per under 15 ma io lo guardo lo stesso), lui si chiama Dj mentre lei è la Vj."
"Chi la Canalis? E fa le ruote?"

"Auto, libri, case..."
"No! Libri case auto.."
"No! Case libri auto fogli di giornale..."
"No! Case libri auto viaggi fogli di giornale..."
"... NON ME LO SPIEGAREEEE... ( in coro intonano Tiziano Ferro d'annata!)

E io di fronte, che a stento trattengo le risate, penso:
1) Come nel fumetto In una lontana città, sarebbe figo ritornare adolescenti, ma con la testa da trentenni, quindi con l'esperienza di vita e per godersi pienamente la spensieratezza di quei tempi, avendo superato le paranoie e i complessi di quell'età!
2) Quanto mi piacerebbe essere la loro prof...

mercoledì 9 dicembre 2009

Fatto!

E ci siamo tolti il pensiero. I genitori si sono conosciuti. Sorridenti e gentili. Si sono scambiati i doni e i grazie e i non dovevi. Si sono vestiti eleganti. Insomma non come la contemporanea prima a La Scala di Milano, ma hanno messo in mostra i pezzi migliori. La cena a casa di Ale con il servizio buono e 30 portate è andata bene. Io mi sono fatta duemila patacche sul vestito di raso rosso-palla di natale. Ho bevuto per sorridere sempre e comunque. Forse per questo ogni portata ha lasciato un segno sul mio vestito della festa. Ale non ha beccato l'unica camicia stirata e dopo una giornata di lavoro (perchè lui ha lavorato) la camicia era inguardabile. Ma a lui piace lo stile sfatto-rock. E a me stirare non piace per niente. Quindi siamo fatti l'uno per l'altra.
Ieri dopo la grande abbuffata di famiglie e cibo sono rimasta sul divano a vegetare. Tradendo L a cui avevo promesso di andare a casa sua a friggere le pettole impastate dalla mia mamma prima di partire. Ma la cena della conoscenza ha messo KO appetito e voglia di cucinare anche a mia madre.
Mi sono fatta di tarallini, mandarini e tutte le puntate di Grey's Anatomy presenti su internet (fine quinta stagione e prime due della sesta).
Ora devo rimettermi in forma. Il mese di dicembre non passerà senza lasciare segni. E lunedì inizierà il lungo viaggio della scelta della veste da sposa. Da sola andrò al negozio raccomandata dallo zioFashion al direttore. Negozio a via Borgognona, nel centro modaiolo della capitale (traversa di Via Condotti per capirci!). Mi dovrò fare bella solo per entrare lì dentro!
Ci ho messo due giorni per decidermi a spendere 50 euri per il vestito palladinatale dalla cheap-issima Zara, figurati lì dentro cosa combinerò...Però mi devo godere l'evento.
Non ci saranno molte altre occasioni... di sposarsi e di entrare in un negozio couture!
Il film di Sex and the City mi ha fatto venire voglia di sposarmi, proprio come alla fine si sposa Carrie, festeggiando in una semplice tavola calda.
Ma con le scarpe di Manolo Blahnik!
Mi piace un matrimonio così!

domenica 6 dicembre 2009

E canoscenza sia!

Mancano poche ore al contatto tra gli universi delle famiglie degli sposi promessi.
Il giorno è arrivato.
Tocca.
I miei arrivano da giù carichi come Re Magi. Baratteranno la loro primogenita con burrate e bocconotti. E cime di rapa. Altro che cammelli! La mamma di Ale saranno due settimane che prepara l'incontro secondo ogni minimo particolare e ogni volta che ci dice "Facciamo così, facciamo colì..." noi le scombiniamo tutto. Pare che il contratto di matrimonio potrebbe essere suggellato da regalo-gioiello di famiglia-che si passa di generazione in generazione per parte primogenita... 'nzomma qualcosa di oro che già so che non mi piacerà per niente e che dovrò tenere (indossare?). Ale mi ha chiesto delicatamente almeno di conservarla. Cioè di non andare al cambio oro. Ho promesso che la terrò ma nessun obbligo di indossarla.
Sto facendo mentalmente la lista di tutte le cose da impedire di discutere ai miei per non caracollare, dopo lo scambio dei doni, in pericolossime gaffes. Non c'è argomento che non sia pericoloso.
Politica e sport sono i peggiori di tutti. Ma mi abbandono al destino.
Intanto mi sono comprato un bellissimo vestito "palla di natale" da Zara: palla perchè è un modello sacco a palloncino, di natale perchè è di raso rosso-bordeaux come le palle di natale dell'ikea che sono la mia decorazione natalizia. Se ritrovassi l'albero comprato l'anno scorso all'emporio cingalese, albero risucchiato nel buco nero del soppalco. Si voglio essere bella a questo incontro inter-planetario!
Le mie sorelle, poi, mi hanno lasciato sola! Sarà dura ma ne usciremo vincitori! Oppure con un bell'occhio nero e la prospettiva di un matrimonio senza famiglie.
Ai posteri l'ardua... canoscenza!
Vi aggiornooooo....

mercoledì 2 dicembre 2009

La vigna di Lucia

Ammetto che parlo senza sapere proprio bene come è andata, che la fine del romanzo già citato, credo che la conoscano in pochi, per averla veramente letta. Renzo e Lucia  si sposano, fanno 'nna fracca di figli, diventano più benestanti e Renzo si compra una vigna che è simbolo della sua mentalità pre-borghese, che tanto piaceva all'autore Alessandro. Quindi dopo l'avventura la loro vita è serena, placida, tranquilla. Forse pure troppo? E Lucia si trasforma in Emma e attraversa in sottana il prato e il bosco che la dividono dal suo amante, tradendo il marito palloso. E diventa Lady Chatterley che perde la testa e i sensi per il cacciatore, vigoroso e molto maschio. Oppure diventa Dona Flor che con il secondo marito trova la vita serena  e tranquilla che il primo, dissipatore e giocatore accanito, ma anche sensualissimo e appagantissimo amante, non poteva darle. Ma con il primo fisicissimo fantasma continua a farci sesso. E se la salvadoregna Flor riesce a superare le difficoltà della vita con allegria e tanta buona cucina, Emma finisce la vita nella tragica e romanticissima assunzione di veleno (arsenico? cianuro? non ricordo!). Lady Chatterley deve scegliere tra l'amore e la società. Anna Karenina sceglie il binario. Lucia è una fortunona. insomma. Ma solo perchè viveva alla metà del 1600.
Cioè mettiamo che Lucia sta con Renzo, oggi. Vive nei dintorni di Napoli. E' appena maggiorenne. Don Rodrigo l'ha notata  tra centinaia di altre ragazze. Fotografie di ragazze in cerca del successo. Una delle tante si, ma si sa che Don Rodrigo ricco e potente, sceglie a caso come in un cesto di ciliegie, e a tutte dà soddisfazione. E da tutte sicuramente ne riceve. E la contatta. Ma la nostra Lucia non è timida nè riservata e non teme il giudizio degli altri nè il parere dei genitori. Agnese accompagna Lucia da Don Rodrigo. Ed è felice che abbia scelto la sua bella figliola. Che Renzo si fotta. Che ne può avere da un operaio di una seteria quando potrebbe avere il comando di tutte le seterie del paese. Cosa vuoi che sia un paio di sere nel palazzotto di Don Rodrigo a festeggiare con i bravi. Gli raserà la vigna? Sarà tacciata di puttanismo? Si faranno un sacco di chiacchiere in tv e sui giornali? La moglie di Don Rodrigo potrebbe risentirsi? Tanto meglio. La porta si spalanca. Sulla notorietà, il successo, la fama. Di qualunque tipo esse siano. Tanto il paese non ha più morale e non si chiede più il perchè delle cose. Si fa chiamare libertà ed emancipazione. E' solo l'ultima versione del maschilismo. Voglio solo il tuo corpo e solo il tuo corpo avrà successo. Dopo le feste del palazzotto, le chiacchiere, il divorzio di Don Rodrigo, le bugie tu e il tuo corpo, cara Lucia del 2009, siete immagine di una linea di intimo nel tuo paese su manifesti 6x3.
Hai raggiunto il tuo risultato. Hai giocato bene le tue carte.
Non siamo nel 1600 dei Promessi Sposi nè tantomeno della Lettera Scarlatta, dove un comportamento del genere avrebbe comportato portare l'iniziale di un insulto sul petto tutta la vita. Un marchio di infamia.

Sembrerò una patetica bigotta. Moralista e benpensante. So che la pubblicità segue solo le regole del marketing e quindi si sfrutta la notorietà dei corpi e dei visi. Ma cavolo, in questo paese si è azzerato un minimo di giudizio critico di vaga ispirazione etica e morale! Lo dico sempre, una punta di protestantesino ci avrebbe salvato!
E comunque sempre dalla parte di Hester Prynne!