martedì 5 ottobre 2010

Navigare a vista

Amici e amiche carissime che avete piacere a passare da questo mini privatissimo salottino fucsia (il template è una carta da parati no?)e non trovate i racconti di questa Lola che neanche la blogger riesce a fare, non me ne volete. E che sono forse da troppo tempo in una fase di rasamento della tabula per cercare di capire dove indirizzare sta barcarola colorata, piccola, schizofrenica e un po' disordinata che è la mia vita.
E siccome mi piace essere leggera e divertente e non sono ispirata, non trovo le parole.

Veramente la tabula è di un piatto desolante, ma la desolazione è più nello sguardo che nella sostanza.
Io e mio marito Ale siamo strozzati da attese che ci impediscono di fare scelte importanti. Diciamo che si rimanda a girare le pagine perchè c'è un continuo rilancio di speranzosa attesa, che le cose possono andare meglio e sarebbe stupido, come dire sfanculare prima di essere sicuri che veramente è finita.
Il problema non è solo la precarietà nel lavoro infatti, ma l'attesa snervante e svilente di risposte, di cambiamenti positivi. Siamo come il PD nell'attesa che qualcuno venga a prendere il timone del partito e farlo uscire dalla palude. Sperando che questo timoniere non sia il gallipolino.

Quindi si vivacchia.
Si vive qui e ora ma con l'ansia sempre e comunque che si vorrebbe vivere o almeno immaginare anche un po' oltre e non si vede niente.
Ci si distrae, ci si diverte, ci si piange un po' addosso, poi si ride.
Bisognerebbe solo accettare questa leggerezza dell'essere. Ma non è molto semplice.

Potrei inoltre raccontare della mia nuova immersion nel mondo degli asili nido, che dà soddisfazioni perchè si, ne fai di colloqui eh, ma ancora sto ad aspettare, che mica la vita ti cambia così in un attimo. Anzi mamme ne sto vedendo di cose che meglio non immaginare neanche...
Per esercitarmi in pazienza e conoscenza della visione del mondo sotto i tre anni, aiuto amica L. con i due pargoletti, che devo dire soddisfazioni ne danno che ne danno.

Poi sto per finire il progetto-scuola-giornalino e scopro la terra natìa sotto luci e in momenti che non vedevo, diciamo da sempre.

E invidio tutto il mondo che lavora con soddisfazione o che lavora e basta, che è impegnato e progetta, viaggia e fa cose fighe.

E non ho iniziato dieta, tisana dernante, cyclette, camminate. Tutto il pacchetto mettiamoci in forma in autunno che naufraga prima di Natale se va bene. Anche se quella pubblicità delle scarpe che ti fanno un lato B da urlo un po' mi solletica la voglia...

E per molti che se lo chiedono e lo chiedono, NO non sono incinta e non è in programmma.Anche se mi sono addirittura sposata. Anche se vado per i 35. Anche se comincia ad essere tardi. Anche se non è che posso aspettare tutta la vita.
Uff, amiche avete ragione e solo voi potete così, ogni tanto ricordarmelo.
Ma prego astenersi parenti!