sabato 28 novembre 2009

Don Rodrigo.

Allora gli sposi promessi dovevano maritarsi. Umili sì ma un onesto lavoro lo avevano tutti e due. Anche quella cretina di Lucia aveva uno stipendio, pensa! Semplici creature gli innamorati manzoniani, che mai pensavano che tanto ci si mettesse in mezzo per non farli vivere e dormire insieme tutta la vita. Invece un crudele Don Rodrigo smuove mari e monti per dispetto, per un vezzo, per far vedere che lui ce lo aveva più lungo di tutti. E i due si separano, rischiano la vita, il carcere e la perdizione.Finchè non si rincontrano nella tragica scena della peste che finalmente fa crepare Don Rodrigo e rinnovano la loro promessa d'amore. Nella mia versione del romanzo manzoniano Don Rodrigo è la precarietà di soldi e lavoro che proprio quando ti metti un po' tranquillo e pensi ce la posso fare, ti mette i bravi al bivio della strada che ti sussurrano "Questo matrimonio non s'ha da fare..."!
Questo matrimonio anche solo con una frisa e due fichi "cucchiati*" si farà! Anche con un vestito da Zara a 50 euri. Certo si è dispersa d'incanto la serenità e l'allegria sapendo che anche il prossimo anno che fa rima con il mio cognome non si prospetta come l'anno del boom economico. Siamo abituati, veramente, a vivere con niente. Cioè a farci bastare l'indispensabile. Io sono alla ricerca di lavoro. Come sempre. Soltanto che forse anche in base al bioritmo emotivo, che sarà a meno 100, ci sono i momenti di grande depressione-vedotuttonero-voglioche gli alieni mi rapiscano e mi portino in un'altra dimensione-voglio sparire. E le previsioni che dicevano che pioveva, invece ci sta il sole, mi fa immensamente girare le palle. Forse dovrei uscire invece sono avvoltolata nel piumone ad odiare il mondo. A pensare cosa fare per cambiare le cose e se ne ho veramente voglia, coraggio, forza. Una giornata no.
Che se ce lo avessi davanti io Don Rodrigo un calcio nelle palle non glielo eviterebbe neanche tutto l'esercito dei bravi al suo comando.
E poi... ma ce lo avrà mai fatto un pensierino Lucia che se glie la dava si risparmiava addioai monti-monaca di monza- rapimento dell'innominato e la vita da badante a quei due rimbambiti di Ferrante e Prassede?
Certo Lucia la mentalità da manager di profitti e ricavi non sa proprio cosa sia!

*cucchiati: fichi secchi, aperti a metà per seccare, poi riuniti con in mezzo, a scelta, mandorla, cioccolato fondente, scorzetta di limone. Da ricordare che in Puglia da me i frutti del fico si declinano al femminile...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

cara collega,
dobbiamo solo attendere di incappare in un qualche innominato ravveduto, che ci dia non una seconda possibilità, dal momento che non abbiamo avuto nemmeno la prima, ma almeno una! e poi, come ricorda il caro Alessandro, c'è sempre la Provvidenza...

chiarastar

Anonimo ha detto...

su su amichette ma che vi succede non vi riconosco più!!! periodo nero, nerissimo...passerà non vi preoccupate e sappiate che anche da lontano c'é sempre chi vi pensa forte e che vorrebbe stringervi a sé...a me i fichi secchi piacciono!!
checca