Ho il nome del mio blog che è tutto un programma, e mi ritrovo a dire le cose che dicevano le nonne della mie nonne rispetto a questa evoluzione di costumi. Cioè non mi ero resa conto che in Italia siamo molto più avanti di tutti gli altri paesi sia dell'area euro che dell'area dollaro. Noi in Italia siamo i più liberal di tutti anche perchè ci governa il popolo (o il partito, io ancora non riesco a ricordarmi) che della libertà fa la sua bandiera principale. Ho scritto una cosa banale lo so.
Ma noi siamo liberrimi ( superlativo assoluto), soprattutto dal punto di vista sessuale. In due mesi, neanche, B. ha scavalcato Zapatero in quanto a visione aperta dei rapporti uomo-donna. Pillola del giorno dopo gratis, RSU 468 in tutti gli ospedali, legge sulla fecondazione assisitita tra le più avanzate del mondo che fa uscire incinti anche gli uomini, legge sulle coppie di fatto che i Pacs sono il medioevo in confronto, stipendio delle donne che superi dell'80% quello degli uomini a parità di mansione, azzeramento completo degli stereotipi di genere nei media: cos'è tutto questo di fronte al fatto che si può essere liberi di passeggiare tra gli ettari di giardino della propria tenuta al mare, con seni e culi perizomati che escono ad ogni angolo, o scoprire sotto un getto d'acqua due maliziose ninfe che fanno la doccia insieme. Che c'è di male ad invitare solo 50 donne ad una cena privata a palazzo Grazioli? A regalare un gioiello di 6.000 euri ad una slavata biondina che compie diciottanni ed esce dal tunnel del reato di pedofilia?
Non c'è niente di male.
Infatti l'ultimo gay pride a Roma per differenziarsi dal comune senso del bagordo lussurioso è stato di una sobrietà disarmante. Nessun pisello di slava origine e in lieve fermento ha fatto capolino tra le fashion-trans o tra le chiappe siliconate di uomini muscolosi in mutande attillate, che ballavano sinuosi sui carri. Una delusione, davvero! Le veline alle 20.30 di sera su Striscia sanno essere molto più efficaci nell'effetto lap-dance.
Vi state chiedendo che c'entra il titolo con il post?
Non conoscete il mito di Diana e Atteone? Ecco qui si può notare che l'Italia non è in decadenza ma nel pieno del suo Rinascimento. Infatti usciti fuori dal bigottissimo medioevo, le scene del saffico bagno di Diana con le sue compagne nel bosco, sotto gli occhi cupidi di Atteone, povero sfortunato cacciatore, si sono numerose volte ripetuti. E questi dipinti arredavano le ville che a quella sarda non avevano molto da invidiare in quanto a grandiosità, ville di proprietà di principi ma anche di cardinali e papi ( quelli del vaticano!).
Ma se l'occhio dello spettatore si poggia spesso sui nudi virginei del corteo di Diana, la dea illibata della caccia, possiamo spesso notare sullo sfondo o al lato del quadro un cervo sgozzato dai cani. Bene sappiate che quello è Atteone, trasformato in preda venatoria da Diana. furiosa per essere stata vista nuda. Ma se Atteone per sbaglio si imbatte in tale spettacolo nel Rinascimento del 2000 in Italia le comparse si scelgono sui book e si pagano in buoni shopping.
Si sa i costumi cambiano!
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