venerdì 1 gennaio 2010

Post a capodanno...

... blogger tutto l'anno. A parte che scrivere come la cyclette per me è diventata una droga. Cioè è un impegno e io gli impegni li affronto secchiona-style, ma sempre come secchiona, se devo fare una cosa la faccio e bene. E subito.
Quindi nelle mie intenzioni la settimana di natale passata giù in famiglia (Ale non mi abbandonare!!!)  doveva essere il leggero ed efficace districarsi di tutti gli impegni logistici da wedding organization. Ma più che leggero ed efficace è stato stressante e poco produttivo.

Prenotare luogo della cerimonia:
"La richiesta da Roma non è ancora arrivata"
"La giunta comunale è commissariata, le elezioni sono a fine marzo, chi sarà eletto farà la delega per un officiante esterno"
"Se volete farlo nella sala del castello dovete chiedere al primo piano"
"No dovete andare alla biblioteca"
"No dovete andare all'assessorato senza assessore"
"Si è qui ma chi si occupa di queste cose non c'è oggi!"

Ricevimento:
"Pranzo, no cena, no aperitivo, no rinfresco, no brunch, no cocktail party."
"Invitiamo tutti, non invitiamo nessuno, che ti sposi a fare allora, faccio come dico io hai sempre fatto come dici tu!"
"In piedi, no seduti, piatti usa e getta, no porcellana e bicchieri di vetro, gazebo si, gazebo no."
"E se piove, e se fa tramontana, e se c'è troppo sole, e se uno tzunami o l'innalzamento del mare allaga la puglia?"

Corredo:
"Ora che ti sposi devi sceglierti le lenzuola  e le tovaglie del corredo che tanto si è fatto, quindi è giusto che te lo porti a casa.
E prendi queste con le tue iniziali.
E queste di lino.
E queste con il tombolo.
E questa tovaglia che se inviti i suoceri a casa metti una cosa come si deve.
Questa di lino, questa di fiandra, questa di cotone con il ricamo a riporto.
Si anche i tovaglioli. Per tutte.
E mò ti compro anche gli asciugamani che te li devi tenere che si devono sempre avere degli asciugamani come si deve".

"E poi ti compro anche dei pigiami e delle camicie da notte".
"Ma io non lo uso il pigiama!"
"Te li tieni, non si sa mai, se vai in ospedale (...), tipo quando devi partorire..."

Tipo che quando devi partorire sei una barca e le camicie da notte comprate per il matrimonio ti vanno come cannottiera!

E poi io ci vivo già con Ale da due anni e mezzo. E abbiamo tovaglie, lenzuola, asciugamani e vestiario non meglio identificato per dormire in giusta quantità.

Ma non esiste sposa sotto il parallelo che taglia in due l'Italia in Nord e Sud che si possa definire tale senza uno staccio di lenzuolo bianco ricamato da portare in dote.
E senza la macchinetta per stendere la pasta dell'unica marca nota italiana che ha il nome di una provincia ligure.
Che io però, perchè mi piace veramente e non so se mai la userò, me la sono già fatta regalare per natale.

Sono proprio una donna da sposare.

Alcuni propositi per il nuovo anno:
Finendo queste feste e questi gozzovigliamenti, ora mi rimetto a dieta, cyclette ed esercizio fisico costante, che se no il vestito me lo metto come stola.
E devo cominciare a fare esercizio di scarpa con il tacco.
Si accettano consigli!

Buon 2010 a tutte e tutti!

6 commenti:

romì ha detto...

Adesso ti dico una cosa (e qui lo dico e qui lo nego)anche io provenendo dall'identico background culturale ho lottato contro l'imposizione del corredo. Quando poi un paio di lenzuole sono entrate di straforo nella mia casa...ho cambiato idea!!!la stoffa! Santoiddio quella stoffa li' é proprio tutta un'altra cosa...Le modernissime e sfiziosissime fantasie dell'ikea ti sembreranno di carta vetrata al confronto con una vera morbidissima stoffa come si deve. Poi il ricamo e il tombolo...ecco quello è un'altra cosa e decisamente li vedo poco pratici nella vita di tutti i giorni. Pero' Lola cara fai qualche concessione alle belle stoffe di una volta, entrare in quei letti ti farà sentire una era regina! A presto mail. Adesso vado ad attaccare i saldi.

Lola ha detto...

Devo dire che la stoffa l'avevo provata anche io di straforo su lenzuola di corredo di mamma, ma quelle colorate anni '70!
E si c'è una differenza abissale.
Ho fatto la concessione: mamma felice a lavare e rinfrescare e stirare lenzuola che non vedranno mai più un ferro da stiro.
Buoni saldi, oggi iniziano anche qui e devo farmi un giro anche io, anzi ora c'è da affrontare obiettivo abito dello sposo!

Milhouse Van Houten ha detto...

Ma non esiste sposa sotto il parallelo che taglia in due l'Italia in Nord e Sud che si possa definire tale senza uno staccio di lenzuolo bianco ricamato da portare in dote.

sono io

Lola ha detto...

Hai ragione Milhouse, ma come testimona te lo avrei dovuto fare io uno straccio di corredo! Vabbè se vuoi te ne regalo uno dei miei sa!

La Woodstock ha detto...

Marò le lenzuola ricamate al tombolo!!
Ebbene sì, quando io e il mio ragazzo abbiamo dato il via alla convivenza anche la mia mamma mi ha regalato le sue lenzuola ricamate al tombolo, fatte dalle mani di giovani suore milanesi nel 1950.
Solo che a me fa paura usarle!! Cioè... il letto alla mattina è un campo di battaglia, io e il mio ragazzo ci tiriamo le coperte tutta la notte... come posso solo pensare di usare quelle lenzuola??? metti che di notte infilo un dito nel ricamo, metti che poi tiro e il ricamo si strappa! Dovremmo dormirci immobili senza nemmeno respirare, praticamente mummificati.
Ah, e poi mia mamma mi ha anche comprato mutande e pigiama. Per l'ospedale, ovvio!

Lola ha detto...

Allora non è solo tradizione terrona mi sembra di capire. Io alla convivenza sono riuscita a dire no ma il matrimonio senza tombolo è imprenscindibile!
A me preoccupa il tatuaggio del ricamo sul viso durante la notte, e io che esco di casa in 20 minuti sarò guardata come una maori a roma sull'autobus!